Image may be NSFW.
Clik here to view.ESCLUSIVA NapoliSoccer.NET – Il dottor Giampiero Ventrone, responsabile area fisica e preparazione atletica del Catania, ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla redazione di NapoliSoccer.NET.
Con l’ex preparatore atletico della Juventus allenata da Marcello Lippi sono stati affrontati diversi argomenti, tra i quali: le differenze di preparazione atletica tra il calcio moderno e quello passato, chi tra Inter e Napoli potrebbe avere più vantaggi da questa sosta, le considerazioni sui tre giorni di riposo concessi da Benitez alla squadra e tanto altro ancora.
Di seguito, l’intervista completa.
Quali sono le differenze dal punto di vista della preparazione atletica tra il calcio attuale e quello passato, in merito alla sosta di campionato?
"Fino a qualche decennio fa si credeva che le soste fossero utili per riempire i serbatoi lavorando a volumi alti con l'obiettivo di andare avanti nel tempo -spiega il dottor Giampiero Ventrone a NapoliSoccer.NET-. Poi si è capito che non è cosi, infatti bisogna lavorare costantemente e in condizioni speciali (esempio: in situazioni di gioco con o senza palla). Quindici/venti anni fa, l’allenatore lavorava in un modo e il preparatore in un altro. Oggi le figure si sono intrecciate".
Domenica ci sarà Inter-Napoli. Secondo lei, chi tra queste due squadre potrà trarre benefici dalla sosta tenendo però conto del differente aspetto psicologico dovuto ai risultati ottenuti?
"Non so quanti calciatori convocati nelle rispettive Nazionali abbiano l’Inter e il Napoli. Ovviamente, la sosta è utile alla squadra che ha più problemi, rispetto a quella che ne ha di meno. Se entrambe hanno 10 o 15 calciatori nelle Nazionali, allora diventa problematico per tutte e due perché bisogna fare i conti con il jet lag, il rischio infortuni, ecc..".
Per un calciatore non convocato in Nazionale, quanto potrebbe incidere la sosta sul rendimento fisico e sugli infortuni rispetto ad un altro che gioca anche quelle partite?
"Il calciatore non convocato in Nazionale ha il vantaggio di non fare partite importanti, può riposarsi un po’ di più e lavorare di più con indici specifici. Inoltre, dal punto di vista psicologico, non ha l’assillo di dover giocare subito perchè vede lontana la sua prossima partita".
Al margine di una sfida così delicata, cosa ne pensa dei tre giorni di riposo concessi da Benitez alla squadra?
"Benitez ha portato in Italia un modo diverso di gestire il riposo. In linea di massima condivido le sue metodiche e sono anche d’accordo con le sue innovazioni apportate nel mondo del calcio italiano che è ormai fermo da un po’ di tempo".
I richiami di preparazione e la classica corsa nei boschi: sono metodiche di preparazione ancora in uso?
"La corsa nei boschi credo sia in via d’estinzione. Il richiamo di preparazione è ancora abbastanza in uso per le squadre che hanno pochi Nazionali, ma in due settimane non si può definirlo tale. Questo concetto potrebbe essere associato alla sosta natalizia, ma visto che si tratta di circa 20 giorni frammentati dalle feste, anche in questo caso non si può parlare di un vero e proprio richiamo".
Nel calcio moderno si sente tanto parlare del lavoro atletico e poco del regime alimentare: perché?
"Il regime alimentare e quello delle integrazioni sono argomenti poco discussi in questo sport -conclude il dottor Giampiero Ventrone a NapoliSoccer.NET-. Tutto è inversamente proporzionale alla qualità del calciatore. In genere, alimentazione e integrazione sono poco seguiti negli sport di squadra".
Vincenzo Fiorenza – Redazione NapoliSoccer.NET